Cosa produce uno scatolificio? La guida ai nostri prodotti
Cosa produce uno scatolificio? Anche se la risposta può sembrare scontata, ci sono alcune precisazioni importanti da fare su questo tipo di attività. Scopri di cosa si tratta e dai un’occhiata alla gamma di prodotti di G.P. Imballaggi.
In questo articolo vediamo:
- La differenza tra scatolificio, cartiera e cartotecnica
- I prodotti di uno scatolificio
- Il processo di produzione di uno scatolificio
- Scegli le scatole di G.P. Imballaggi
La differenza tra scatolificio, cartiera e cartotecnica
Alla domanda “Cosa produce uno scatolificio?”, la risposta può sembrare banale. Tuttavia, spesso sembra esserci molta confusione quando si affianca questo termine ad attività diverse come le cartiere o le cartotecniche, proprio perché spesso si pensa che si tratti della stessa cosa.
Facciamo allora un po’ di chiarezza e vediamo le principali differenze tra questi tipi di business. Pur facendo parte dello stesso settore, è importante specificare che:
- La cartiera si occupa della produzione di carta e cartone in termini di materia prima. Ciò significa che questa produzione funge da base di partenza per ciò che poi verrà realizzato dalle altre due attività menzionate;
- La cartotecnica può essere più facilmente confusa con lo scatolificio in quanto in entrambi i casi vengono prodotte scatole. Esiste però una differenza sostanziale tra queste due attività, ovvero la destinazione d’uso dei loro prodotti. Una cartotecnica infatti realizza imballi per profumerie, gioiellerie, case vinicole ecc, ovvero per quelle aziende che hanno bisogno di packaging di forme e dimensioni particolari in quanto questo elemento svolge un ruolo promozionale importante;
- Lo scatolificio, invece, si occupa della produzione di scatole di diverse forme e dimensioni per il trasporto di prodotti industriali appartenenti a molteplici settori, ad esempio:
-
- Settore alimentare;
- Settore industriale;
- Settore manifatturiero;
- Settore tessile;
- Settore cosmetico;
- Settore sportivo.
I prodotti di uno scatolificio
Una volta aver fatto chiarezza su cosa produce esattamente uno scatolificio, soffermiamoci sulle diverse tipologie di scatole esistenti sul mercato:
Scatole americane: versatili, resistenti e pratiche, sono tra le più diffuse proprio per la loro funzionalità. Dotate di quattro alette pieghevoli, le scatole americane sono caratterizzate dalla tipica chiusura dall’alto.
Scatole con coperchio: in questo caso la scatola è composta da due parti: fondo e coperchio. Possono essere modificate con l’inserimento di particolari fori in modo da creare delle maniglie per favorire la presa e il trasporto della scatola.
Scatole fustellate: A differenza dei altri modelli appena descritti, le fustellate includono anche una componente estetica, infatti possono essere tagliate in diversi modi in modo da ottenere un imballo su misura e originale.
Scatole con fondo automatico: estremamente pratiche e funzionali, queste scatole sono caratterizzate dalla chiusura automatica del fondo, fattore che rende l’inscatolamenteo molto più rapido. Ecco perché questi imballi sono particolarmente consigliati in caso di grandi produzioni.
Palbox: I palbox sono particolarmente grandi e resistenti, perfette per contenere prodotti fragili e voluminosi. I lati sono rinforzati da una serie di graffette che rendono la scatola più solida e robusta.
Scatole con fondo a scatto: questi imballi vengono chiusi manualmente ma, anziché doversi servire di nastro adesivo, è sufficiente incastrare le apposite alette fustellate.
Vassoi/plateaux: questo tipo di imballo è molto diffuso soprattutto tra le attività ortofrutticole e alimentari, in particolare vengono impiegati per il trasporto di prodotti lattiero-caseari e verdure confezionati. Si tratta di vassoi fustellati che, una volta assemblati, vengono normalmente utilizzati per il trasporto di frutta e verdure. La presenza di fori che fungono da maniglie facilitano notevolmente il trasporto.
Da G.P. Imballaggi trovi ciascuna di queste proposte. Scopri di più sui nostri prodotti!
I nostri imballaggi
Il processo di produzione di uno scatolificio
Il processo di produzione di uno scatolificio si divide in quattro fasi principali:
- Progettazione
- Stampa
- Fustellatura
- Piegatura e incollatura finale
Una volta completato il processo di realizzazione della scatola, è importante fare un controllo di qualità accurato per assicurarsi l’ottima qualità del prodotto finito.
G.P. Imballaggi conduce questo tipo di controllo non solo nella fase di produzione, ma anche in quella di analisi della materia prima. Questo passaggio consiste nel controllo della qualità del cartone in ingresso e quindi che il foglio interessato sia conforme in termini di composizione e qualità sottoponendolo al test ECT. Per quanto riguarda il prodotto finito, invece, l’analisi consiste nella verifica del grado di resistenza della scatola attraverso il test BCT.
Scegli le scatole di G.P. Imballaggi
Dal 1966 G.P. Imballaggi si occupa della produzione di scatole di cartone resistenti e pratiche di diversa forma e dimensione con possibilità di personalizzazione in modo da soddisfare al meglio le esigenze di ogni cliente.
Oltre a ciò, G.P. imballaggi offre anche una gamma di servizi molto vantaggiosi, ad esempio:
- Servizio di logistica su misura attraverso forniture specifiche basate sul fabbisogno periodico del cliente;
- Servizio di campionatura, ovvero la realizzazione di un prototipo personalizzato basato su un campione di prodotto specifico fornito dal cliente;
- Servizio di trasporto interno senza l’uso di corrieri esterni, in modo da avere il totale controllo del processo di spedizione e tempi di attesa molto più ridotti.
Vuoi sapere di più sulla nostra realtà?
Contattaci